top of page

MODELLO ORGANIZZATIVO E DI CONTROLLO DELL’ATTIVITÀ SPORTIVA

 

Il presente modello organizzativo e di controllo dell’attività sportiva è redatto dall’ASD Soy Guajiro (di seguito, l’Associazione), come previsto dal comma 2 dell’articolo 16 del d.lgs. n. 39 del 28 febbraio 2021 e utilizzando le linee guida pubblicate dalla Federazione Italiana Danza Sportiva e Sport Musicali (FIDESM). Ha validità quadriennale dalla data di approvazione e deve essere aggiornato ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali emanati dal CONI e le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI nonchè le raccomandazioni dell’Osservatorio Permanente del CONI per le Politiche di Safeguarding.

 

Art. 1 – Finalità

1.Il presente documento disciplina gli strumenti per la prevenzione e il contrasto di ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere o discriminazione per ragioni di etnia, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale ovvero per le ragioni di cui al D.lgs. n. 198/2006 sui Tesserati, specie se minori d’età nell’ambito della ASD Soy Guajiro (di seguito per brevità anche solo “Società”).

2.Diritto fondamentale dei Tesserati è quello di essere trattati con rispetto e dignità, nonché di essere tutelati da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal D.lgs. n. 198/2006, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale osportiva. Il diritto alla salute e al benessere psico-fisico dei Tesserati costituisce un valore assolutamente prevalente anche rispetto al risultato sportivo.

3.Il presente documento costituisce l’insieme di Linee Guida e di Principi a cui la Società e tutti I Tesserati

FIDESM presso lo stesso sodalizio sono tenuti ad uniformarsi al fine di perseguire:

a)   la promozione dei diritti di cui al precedente comma;

b)  la promozione di una cultura e di un ambiente inclusivi che assicurino la dignità e il rispetto dei diritti di tutti i Tesserati, specie se minori, e garantiscano l’uguaglianza e l’equità, nonché valorizzino le diversità;

c)   la consapevolezza dei Tesserati in ordine ai propri diritti doveri, obblighi, responsabilità e tutele;

e)   l’individuazione e l’attuazione da parte del sodalizio di adeguate misure, procedure e politiche

di safeguarding, anche in conformità con le raccomandazioni del Safeguarding Officer della FIDESM, che riducano i rischi di condotte lesive dei diritti, specie nei confronti di Tesserati minori;

f)   la gestione tempestiva, efficace e riservata delle segnalazioni di fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e tutela dei segnalanti;

g)   l’informazione dei Tesserati, anche minori, sulle misure e procedure di prevenzione e contrasto ai fenomeni di abuso, violenza e discriminazione e, in particolar modo, sulle procedure per la segnalazione degli stessi;

h)  la partecipazione del sodalizio e dei Tesserati alle iniziative organizzate dalla FISE nell’ambito delle politiche di safeguarding adottate;

i)   il coinvolgimento proattivo di tutti coloro che partecipano con qualsiasi funzione o titolo all’attività sportiva nell’attuazione delle misure, procedure e politiche di safeguarding della Società.

j)   n. 39 del 28 febbraio 2021, le disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, i Principi

Fondamentali approvati dall’Osservatorio permanente del CONI per le politiche di safeguarding nonché il “Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati” della FIDESM e le sue Linee Guida.

 

Art. 2 – Campo di applicazione

1.I soggetti tenuti al rispetto del presente documento sono:

a)   i  tesserati  e  Affiliati  FIDESM presso la Società,  ai  sensi  di  quanto  disciplinato  dallo  Statuto Federale  e  dal Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati;

b)  tutti coloro che intrattengono rapporti di lavoro o volontariato con la Società;

c)   tutti coloro che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti con la Società.

 

Art. 3 – Condotte rilevanti

Si intendono comportamenti rilevanti ai fini del presente documento:

•    per  “abuso  psicologico”,  qualunque  atto  indesiderato,  tra  cui  la  mancanza  di  rispetto,  il confinamento, la sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità e autostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del tesserato, anche se perpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;

•    per  “abuso  fisico”,  qualunque  condotta  consumata  o  tentata  (tra  cuibotte,  pugni,  percosse, soffocamento, schiaffi, calci o lancio di oggetti), che sia in grado in senso reale o potenziale di procurare direttamente o indirettamente un danno alla salute, un trauma, lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tanto da compromettergli una sana e serena crescita. Tali atti possono anche consistere nell’indurre un tesserato a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisica inappropriata come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura e capacità fisica oppure forzare ad allenarsi atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché nell’uso improprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. Inquest’ambito rientrano anche quei comportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o le pratiche di doping;

•    per “molestia sessuale”, qualunque atto o comportamento indesiderato e non gradito di natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti una grave noia, fastidio o disturbo. Tali atti o comportamenti possonoanche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusioni sessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovvero telefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effetto intimidatorio, degradante o umiliante;

•    per “abuso sessuale”, qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, senza contatto, o concontatto e considerata non desiderata, o il cui consenso è costretto, manipolato, non dato o negato. Può consistere anche nel costringere un tesserato a porre in essere condotte sessuali inappropriate o indesiderate, o nell’osservare il tesserato in condizioni e contesti non appropriati;

•    per “negligenza”, il mancato intervento di un dirigente, tecnico o qualsiasi tesserato, anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, il quale, presa conoscenza di uno degli eventi, o comportamento, o condotta, oatto di cui al presente documento, omette di intervenire causando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno. Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse,ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/o psicologici del tesserato;

•    per  “incuria”,  la  mancata  soddisfazione  delle  necessita  fondamentali  a  livello  fisico,  medico, educativo ed emotivo; g) per “abuso di matrice religiosa”, l’impedimento, il condizionamento o la limitazione del diritto di professare liberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;

•    per “bullismo, cyberbullismo”, qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuo o più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti di comunicazione, siain maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o più tesserati con lo scopo di esercitare unpotere o un dominio sul tesserato. Possono anche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti ad intimidire o turbare un tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura,esclusione o isolamento (tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performance sportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima).

•    per “comportamenti discriminatori”, qualsiasi comportamento finalizzato a conseguire un effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status social-economico, prestazioni sportive e capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale.

2. Costituiscono  altresì  condotte  rilevanti  tutti quei comportamenti  ulteriori  che  siano  ostativi  al raggiungimento delle finalità di cui all’art. 1.

 

Art. 4 – Principi

1.  I soggetti di cui all’art. 2 sono tenuti ad uniformare i propri comportamenti ai seguenti principi:

a)   assicurare un ambiente ispirato a principi di uguaglianza e di tutela della libertà, della dignità e dell’inviolabilità della persona;

b)   riservare ad ogni Tesserato attenzione, impegno, rispetto e dignità, garantendo uguali condizioni senza distinzionidi età, etnia, condizione sociale, opinione politica, convinzione religiosa, genere,

orientamento sessuale, disabilità e altro;

c) prestare la dovuta attenzione ad eventuali situazioni di disagio, percepite o conosciute anche indirettamente, con particolare attenzione a circostanze che riguardino minorenni;

d) segnalare senza indugio ogni circostanza di interesse agli esercenti la responsabilità genitoriale o tutoria ovvero ai soggetti preposti alla vigilanza;

f) onfrontarsi con il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni della Società ove sia abbia il sospetto che possano essere poste in essere condotte rilevanti ai sensi del presente documento;

g)  far svolgere l’attività sportiva nel rispetto dello sviluppo fisico, sportivo ed emotivo dell’allievo, tenendo in considerazione anche interessi e bisogni dello stesso;

h)   programmare  e  gestire  l’attività, anche  in  occasione  delle  trasferte,  individuando  soluzioni organizzative e logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati;

i)   ottenere, in caso di atleti minorenni, e conservare l’autorizzazione scritta dagli esercenti la responsabilità genitoriale qualora siano programmate sedute di allenamento singole e/o in orari in cui gli spazi utilizzati per l’attività sportiva non sia usualmente frequentata;

l)   prevenire, durante gli allenamenti e in gara, tutti i comportamenti e le condotte sopra descritti  con azioni di sensibilizzazione e controllo;  

m)  spiegare in modo chiaro ai fruitori dello spazio in cui si sta svolgendo l’attività sportiva, che gli apprezzamenti, i commenti e le valutazioni che non siano strettamente inerenti alla prestazione sportiva e compresi tra quelli indicati dal presente documento possono essere lesivi della dignità, del decoro e della sensibilità della persona;

n)  favorire la rappresentanza paritaria di genere, nel rispetto della normativa applicabile.

 

Art. 5 – Tutela dei minori – certifificazioni per i collaboratori della Società

1.La Società, quando instaura un rapporto di lavoro – a prescindere dalla forma – con soggetti chiamati a svolgere   mansioni   comportanti   contatti   diretti   e   regolari   con   minori   è   tenuto   a   richiedere preventivamente copia del certificato del casellario giudiziale ai sensi della normativa vigente.

2.Ogni collaboratore, dirigente, socio e volontario che svolge la propria attività per la Società a contatto con minori devevisionare e sottoscrivere il Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione.

3.Istruttori, Tecnici e Staff federale della Società devono sottoscrivere altresì il codice etico e comportamentale di istruttori tecnici e staff federale e la relativa autocertificazione.

4 .Deve essere sempre garantito l’accesso ai locali e agli spazi in gestione o in uso all’Associazione durante  gli allenamenti e le sessioni prova di tesserati e tesserate minorenni a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli atleti e delle atlete ovvero a loro delegati.

 

Art. 6 – Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni

1.Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6,

del D.lgs. n. 36/2021, la Società nomina un Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni  e  lo comunica  a  FIDESM  all’atto  di  affiliazione  e  riaffiliazione/aggregazione  e riaggregazione.

2.Il Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni deve essere nominato, dal Consiglio direttivo della Società, tra persone di comprovata moralità e competenza in possesso dei seguenti requisiti:

a.   essere regolarmente tesserato FIDESM;

b.   essere in possesso della cittadinanza italiana;

c.   non aver  riportato  condanne  penali  passate  in  giudicato  per  reati  non  colposi  a  pene detentive superiori ad un anno ovvero a pene che comportino l’interdizione dai pubblici uffici superiori ad un anno;

d.   non aver riportato nell’ultimo decennio, salva riabilitazione, squalifiche o inibizioni sportive definitive

complessivamente superiori ad un anno, da parte delle FSN, delle DSA, degli EPS e del CONI o di organismi sportivi internazionali riconosciuti.

3.La nomina del Responsabile è adeguatamente resa pubblica nell’ambito  del rispettivo sodalizio mediante immediata affissione presso la sede e pubblicazione sulla rispettiva homepage, se nella disponibilità del sodalizio, del nominativo e dei contatti) e inserita nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.

4.Il Responsabile dura in carica 4 anni, coincidenti con il quadriennio olimpico,  e può essere riconfermato.

5.In  caso  di  cessazione  del  ruolo  di  Responsabile  contro  abusi,  violenze  e  discriminazioni,  per dimissioni o per altro motivo, il sodalizio provvede entro 30 giorni alla nomina di un nuovo Responsabile inserendola nel sistema gestionale federale, secondo le procedure previste dalla regolamentazione federale.

4.La nomina di Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni può essere revocata ancora prima della scadenza del termine per gravi irregolarità di gestione o di funzionamento, con provvedimento motivato dell’organo preposto delsodalizio. Della revoca e delle motivazioni è data tempestiva notizia al Safeguarding Officer della FIDESM. Il sodalizio provvede alla sostituzione con le modalità di cui al precedente comma.

6.Il Responsabile è tenuto a:

a)   vigilare sulla corretta applicazione del Regolamento per la prevenzione e il contrasto ad abusi, violenze

e discriminazioni sui Tesserati” della FIDESM nell’ambito del rispettivo sodalizio nonché sulla corretta applicazionee aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta adottati dagli stessi;

b)  adottare  le  opportune  iniziative,  anche  con  carattere  d’urgenza  (c.d.  “ quick-response”),  per

prevenire e contrastare nell’ambito del proprio sodalizio ogni forma di abuso, violenza e discriminazione

nonché ogni iniziativa di sensibilizzazione che ritiene utile e opportuna;

c)   segnalare al Safeguarding Officer eventuali condotte rilevanti e fornire allo stesso ogni informazione o documentazione richiesta;

d)  formulare all’organo preposto le proposte di aggiornamento dei Modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei Codici di condotta, tenendo conto delle caratteristiche del sodalizio;

e)   valutare annualmente le misure dei modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva e dei codici di condotta nell’ambito del proprio sodalizio, eventualmente sviluppando e attuando sulla base di tale valutazione un piano d’azione al fine risolvere le criticità riscontrate;

f)   partecipare all’attività obbligatoria formativa organizzata da FIDESM.

 

Art. 7 – Dovere di segnalazione – tutela dei segnalanti e delle vittime

Chiunque venga a conoscenza di comportamenti rilevanti ai sensi del precedente art. 3 e che coinvolgano Tesserati, specie se minorenni, è tenuti a darne immediata comunicazione al Procuratore Federale e/o tramite il Safeguarding Officer tramite posta elettronica all’indirizzo email soyguajiro@pec.it

Chiunque sospetta comportamenti rilevanti ai sensi del presente Regolamento può confrontarsi con il

Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni del sodalizio di appartenenza o direttamente con il

Safeguarding Officer della FIDESM.

In caso di gravi comportamenti lesivi l’Associazione deve notificare i fatti di cui è venuta a conoscenza alle forze dell’ordine.

L’Associazione deve garantire l’adozione di apposite misure che prevengano qualsivoglia forma di vittimizzazione secondaria dei tesserati che abbiano in buona fede:

•   presentato una denuncia o una segnalazione;

•   manifestato l’intenzione di presentare una denuncia o una segnalazione;

•   assistito o sostenuto un altro tesserato nel presentare una denuncia o una segnalazione;

•   reso testimonianza o audizione in procedimenti in materia di abusi, violenze o discriminazioni;

•   intrapreso qualsiasi altra azione o iniziativa relativa o inerente alle politiche di safeguarding.

 

Art. 8 – Diffusione ed attuazione

1.La Società, anche avvalendosi del supporto del Responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, si impegna alla pubblicazione e alla capillare diffusione del presente documento e del Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione (all. A) tra i propriTesserati FIDESM e i propri volontari che, a qualsiasi titolo e ruolo, sono coinvolti nell’attività sportiva, alla messa a disposizione di ogni possibile strumento che ne favorisca la piena applicazione, allo svolgimento di verifiche in ordine ad ogni notizia di violazione delle norme nonché alla condivisione di materiale informativo finalizzato alla sensibilizzazione su e alla prevenzione dei disturbi alimentari negli sportivi.

2.Il presente documento è pubblicato sul sito internet del sodalizio, se nella sua disponibilità, e/o affisso presso la sede dello stesso ed è portato a conoscenza di tutti i collaboratori, qualunque sia il motivo della collaborazione, al momento in cui si instaura il rapporto con la Società o che ne richiederà il rispetto prevedendo, in caso di inosservanza, adeguate sanzioni disciplinari o contrattuali.

​

Art. 9 – Norme finali

1.Il   presente   documento   è   aggiornato   dall’organo   direttivo   della   Società   con   cadenza   almeno quadriennale e ogni qual volta necessario al fine di recepire le eventuali ulteriori disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, eventuali modifiche e integrazioni dei Principi Fondamentali approvati dall’Osservatorio Permanente del CONI per le politiche di safeguarding ovvero le sue raccomandazioni nonché eventuali modifiche e integrazioni delle disposizioni della FIDESM.

2.Eventuali  proposte  di  modifiche  al  presente  documento  dovranno  essere  sottoposte  ed  approvate

dall’organo preposto della Società.

3.Per quanto non esplicitamente previsto si rimanda a quanto prescritto dallo Statuto della FIDESM, dal Codice di condotta a tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, da tutta la normativa endo-federale approvata dal Consiglio Federale della Federazione, inclusi il Regolamento per laprevenzione e il contrasto ad abusi, violenze e discriminazioni sui Tesserati e il Codice  Etico e comportamentale degliistruttori, tecnici e staff tecnico federale,  dal  Codice di Comportamento sportivo approvato dal CONI.

4.Il presente Regolamento, approvato dall’organo direttivo, entra in vigore il giorno successivo alla sua

pubblicazione.

​

​

PREMESSA

L’Associazione Sportiva Dilettantistica Soy Guajiro ASD, i suoi Tesserati e le sue Tesserate, rispettivamente qualiAffiliata e Tesserati FIDESM, si conformano, unitamente alla Federazione stessa, alle disposizioni di cui al D. Lgs.n. 36 del 28 febbraio 2021, nonché alle disposizioni emanate dalla Giunta Nazionale del CONI, dall’Osservatoriopermanente del CONI per le Politiche di Safeguarding in materia nonché al Regolamento di Safeguarding federaleapprovato dal Consiglio Federale in data 1 dicembre 2023 e alle Linee Guida Federali pubblicate il 31 agosto 2023,in base alle quali viene emanato il seguente Codice per l’adozione di ogni necessaria misura volta a favorire il pienosviluppo fisico, emotivo, intellettuale e sociale dell’Atleta, la sua effettiva partecipazione all’attività sportiva nonché lapiena consapevolezza di tutti i Tesserati e le Tesserate in ordine ai propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità etutele.

 

CODICE DI CONDOTTA

per la tutela dei minori e per la prevenzione delle molestie, della violenza di genere e di ogni altra condizione di discriminazione, c.d. politiche di safeguarding dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Soy Guajiro   ASD

​

Art. 1

Principi

1. L’ASD Soy Guajiro riconosce e garantisce il diritto di tutti i Tesserati e le Tesserate a essere trattati con rispettoe dignità.

2.L’ASD Soy Guajiro riconosce e garantisce la tutela di tutti i Tesserati e le Tesserate contro ogni forma di abuso,molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione, prevista dal Decreto Legislativo 11 aprile 2006, n. 198.

3. L’ASD Soy Guajiro riconosce e garantisce la piena tutela del diritto alla salute e al benessere psico- fisico dei Tesserati e delle Tesserate, con particolare riguardo per i minori, quale valore preminente e assolutamenteprevalente anche rispetto al risultato sportivo.

4. Nel riconoscimento dei diritti e delle tutele invocate, l’ASD Soy Guajiro riconosce parità di trattamento deiTesserati e delle Tesserate indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere,orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

 

Art. 2

Ambito di applicazione

1. Il presente codice si applica a tutti i Tesserati e le Tesserate dell’ASD Soy Guajiro nonché ai lavoratori, collaboratori e volontari e in generale gli operatori sportivi che, nel contesto del sodalizio a qualsiasi titolo e in qualsiasi ruolo,sono a contatto con gli Atleti o che in ogni caso sono coinvolti nell’attività sportiva.

 

Art. 3

Obiettivi /finalità

1. Obiettivo dell’ASD Soy Guajiro, nel rispetto dei generali principi di lealtà, probità e correttezza, è quello di tutelarei minori, prevenire le molestie, la violenza di genere e ogni altra forma di discriminazione, attraverso strumenti,attuati in ossequio alle disposizioni del presente codice, anche in base al modello organizzativo e di controllo, finalizzati:

a)   all’educazione alla formazione e allo svolgimento di una pratica sportiva sana;

b)   alla piena consapevolezza di tutti i Tesserati e le Tesserate in ordine a propri diritti, doveri, obblighi, responsabilità e tutele;

c)    alla creazione di un ambiente sano, sicuro e inclusivo che garantisca la dignità, l’uguaglianza, l’equità

e il rispetto dei diritti dei Tesserati e delle Tesserate in particolare se minori;

d)   alla valorizzazione delle diversità;

e)   alla promozione del pieno sviluppo della persona-atleta, in particolare se minore;

f)    alla promozione, da parte di Dirigenti e Tecnici, del benessere dell’Atleta;

g)   alla effettiva partecipazione di tutti i Tesserati e le Tesserate all’attività sportiva secondo le rispettive aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;

h)   alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;

i)    alla rimozione degli ostacoli che impediscano:

1)   la promozione del benessere dell’Atleta, in particolare se minore, e dello sviluppo psico-fisico dellostesso secondo le relative aspirazioni, potenzialità, capacità e specificità;

2)   la partecipazione dell’Atleta alle attività, indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità,età, identità di genere, orientamento sessuale, lingua, opinione politica, religione, condizionepatrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale o sportiva.

 

Art 4

Diritti, doveri e obblighi a carico di tutti i Tesserati e le Tesserate

1.  A tutti Tesserati e alle Tesserate sono riconosciuti i diritti fondamentali:

a.    a un trattamento dignitoso e rispettoso in ogni rapporto, contesto, situazione, attività ed evento nell’ambito del sodalizio sportivo e in genere dell’attività federale;

b.  alla tutela da ogni forma di abuso, molestia, violenza di genere e ogni altra condizione di discriminazione,indipendentemente da etnia, convinzioni personali, disabilità, età, identità di genere, orientamento sessuale,lingua, opinione politica, religione, condizione patrimoniale, di nascita, fisica, intellettiva, relazionale osportiva;

c.    alla garanzia che la salute e il benessere psico-fisico siano prevalenti rispetto a ogni risultato sportivo.

2.  Coloro che prendono parte, a qualsiasi titolo e in qualsiasi funzione e/o ruolo, all’attività sportiva, in forma diretta oindiretta, sono tenuti a rispettare tutte le diposizioni e le prescrizioni a tutela degli indicati diritti dei Tesserati edelle Tesserate

3.  Tutti i Tesserati e le Tesserate sono tenuti a:

a.    comportarsi secondo lealtà, probità e correttezza nello svolgimento di ogni attività connessa o collegataall’ambito sportivo e tenere una condotta improntata al rispetto nei confronti degli altri Tesserati e delle altreTesserate;

b.   astenersi dall’utilizzo di un linguaggio, anche corporeo, inappropriato o allusivo, anche in situazioni ludiche,per gioco o per scherzo;

c.   garantire la sicurezza e la salute degli altri Tesserati e delle altre Tesserate, impegnandosi a creare e a mantenere un ambiente sano, sicuro e inclusivo;

d.   impegnarsi nell’educazione e nella formazione della pratica sportiva sana, supportando gli altri

Tesserati e le altre Tesserate nei percorsi educativi e formativi;

e.   impegnarsi a creare, mantenere e promuovere un equilibrio sano tra ambito personale e sportivo,

valorizzando anche i profili ludici, relazionali e sociali dell’attività sportiva;

f.    instaurare un rapporto equilibrato con coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui èaffidata la cura degli Atleti e delle Atlete ovvero loro delegati;

g.    prevenire e disincentivare dispute, contrasti e dissidi anche mediante l’utilizzo di una comunicazione sana, efficace e costruttiva;

h.   affrontare in modo proattivo comportamenti offensivi, manipolativi, minacciosi o aggressivi;

i.    collaborare con  gli altri  Tesserati e  le  altre Tesserate  nella prevenzione, nel contrasto  e nella repressione di abusi, violenze e discriminazioni (individuali o collettivi);

j.     segnalare senza indugio al Responsabile delle politiche di safeguarding dell’ASD Soy Guajirpo

(art. 8) situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

 

Art. 5

Doveri e obblighi a carico dei Dirigenti Sportivi e degli Insegnanti Tecnici

1. Tutti i Dirigenti sportivi e gli Insegnanti Tecnici sono tenuti a:

a)  agire per prevenire e contrastare ogni forma di abuso, violenza e discriminazione;

b)  astenersi da qualsiasi abuso o uso improprio della propria posizione di fiducia, potere o influenza nei confronti dei Tesserati e delle Tesserate, specie se minori;

c)  contribuire alla formazione e alla crescita armonica dei Tesserati e delle Tesserate, in particolare se minori;

d)  evitare ogni contatto fisico non necessario con i Tesserati e le Tesserate, in particolare se minori;

e)  promuovere un rapporto tra tutti i Tesserati e le Tesserate improntato al rispetto e alla collaborazione, prevenendo situazioni disfunzionali, che creino, anche mediante manipolazione, uno stato di soggezione,pericolo o timore;

f)   astenersi dal creare situazioni di intimità con il Tesserato e la Tesserata minore;

g) porre in essere, in occasione delle trasferte, soluzioni logistiche atte a prevenire situazioni di disagio e/o comportamenti inappropriati, coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;

h)  porre in essere, in occasione della possibile condivisione dello spogliatoio tra maschi e femmine minori, dell’appropriata supervisione di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata laloro cura ovvero loro delegati;

i)  comunicare e condividere con il Tesserato e la Tesserata minore gli obiettivi educativi e formativi, illustrando le modalità con cui si intendono perseguire tali obiettivi e coinvolgendo nelle scelte coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o i soggetti cui è affidata la loro cura ovvero loro delegati;

l)   astenersi da comunicazioni e contatti di natura intima con il Tesserato e la Tesserata minore, anche

mediante social network e canali di comunicazione distanza o di messaggistica rapida;

m)   interrompere senza indugio ogni contatto con il Tesserato e la Tesserata minore qualora si riscontrino situazioni di ansia, timore o disagio derivanti dalla propria condotta, attivando il Responsabile delle politiche disafeguarding dell’ASD Soy Guajiro (art. 8);

n) impiegare  le  necessarie  competenze  professionali nell’eventuale  programmazione  e/o  gestione  di regimi alimentari in  ambito  sportivo, ferma restando  la possibilità  per ogni Atleta  di provvedervi autonomamente;

o)   segnalare tempestivamente eventuali indicatori di disturbi alimentari degli Atleti e delle Atlete loro affidati;

p) dichiarare all’organo direttivo dell’ASD Soy Guajiro la sussistenza o la sopravvenienza di cause di incompatibilità e/o di conflitti di interesse;

q)  sostenere i valori del sport, altresì educando al ripudio di sostanze o metodi vietati per alterare leprestazioni sportive dei Tesserati e delle Tesserate;

r)  conoscere,  informarsi  e  aggiornarsi  con continuità  sulle  politiche  di  safeguarding,  sulle  misure  di

prevenzione e contrasto agli abusi, violenze e discriminazioni, nonché sulle più moderne metodologie di formazione e comunicazione in ambito sportivo;

s)  astenersi dall’utilizzo, dalla riproduzione e dalla diffusione di immagini o video dei Tesserati e delle Tesserate minori, se non per finalità educative e formative, acquisendo in ogni caso le necessarie autorizzazioni da coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dai soggetti cui è affidata la loro cura ovvero da loro delegati;

t)  segnalare senza indugio al Responsabile dell’Affiliata delle politiche di safeguarding (art. 8) situazioni, anche potenziali, che espongano i Tesserati e le Tesserate a pregiudizio, pericolo, timore o disagio.

 

Art. 6

Diritti, doveri e obblighi degli Atleti e delle Atlete

1.  Tutti gli Atleti e le Atlete sono tenuti a:

a.    rispettare il principio di solidarietà tra Atleti e Atlete, favorendo assistenza e sostegno reciproco;

b.   comunicare  le  proprie  aspirazioni  ai  Dirigenti  Sportivi  e  ai  Tecnici  e  valutare  in  spirito  di collaborazione le proposte circa gli obiettivi educativi e formativi e le modalità di raggiungimento di taliobiettivi, anche con il supporto di coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o dei soggetti cui è affidatala loro cura, eventualmente confrontandosi con gli altri Atleti e le altre Atlete;

c.   comunicare ai Dirigenti Sportivi ed ai Tecnici situazioni di ansia, timore o disagio che riguardino sé o altri;

d.   prevenire, evitare e segnalare situazioni disfunzionali che creino, anche mediante manipolazione, unostato di soggezione, pericolo o timore negli altri Atleti e nelle altre Atlete;

e.   rispettare e tutelare la dignità, la salute e il benessere degli altri Atleti e delle altre Atlete e, più in generale,di tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive;

f.    rispettare la funzione educativa e formativa dei Dirigenti Sportivi e dei Tecnici;

g.   mantenere rapporti improntati al rispetto con gli altri Atleti e con le altre Atlete e con ogni soggetto comunquecoinvolto nelle attività sportive;

h.   riferire qualsiasi infortunio o incidente agli esercenti la responsabilità genitoriale o ai soggetti cui è affidata la cura degli Atleti e delle Atlete ovvero ai loro delegati;

i.     evitare contatti e situazioni di intimità con Dirigenti Sportivi e Tecnici, anche in occasione di trasferte,

segnalando eventuali comportamenti inopportuni;

j.    astenersi dal diffondere materiale fotografico e video di natura privata o intima proprio o altrui, anchericevuto da terzi, segnalando comportamenti difformi a coloro che esercitano la responsabilità genitoriale o aisoggetti cui è affidata la loro cura ovvero ai loro delegati, nonché al Responsabile delle politiche di safeguarding dell’ASD Soy Guajiro (art. 8);

k.    segnalare senza indugio al Responsabile delle politiche di safeguarding dell’ASD Soy Guajiro (art. 8)  

        situazioni, anche potenziali, che espongano sé o altri a pericolo o pregiudizio.

​

Art. 7

Fattispecie

1.  Per la salvaguardia e la tutela dei Tesserati e delle Tesserate, costituiscono condotte rilevanti ai fini della presente normativa relativa alle politiche di safeguarding le seguenti fattispecie:

a)   l’abuso psicologico: qualunque atto indesiderato, tra cui la mancanza di rispetto, il confinamento, la

sopraffazione, l’isolamento o qualsiasi altro trattamento che possa incidere sul senso di identità, dignità eautostima, ovvero tale da intimidire, turbare o alterare la serenità del Tesserato/della Tesserata, anche seperpetrato attraverso l’utilizzo di strumenti digitali;

b) l’abuso fisico: qualunque condotta consumata o tentata – tra cui botte, pugni, percosse, soffocamento,schiaffi, calci o lancio di oggetti –, che sia potenzialmente in grado di procurare direttamente o indirettamenteun danno alla salute, un trauma, delle lesioni fisiche o che danneggi lo sviluppo psico-fisico del minore tantoda compromettergli una sana e serena crescita. Tali atti possono anche consistere nell’indurre unTesserato/una Tesserata a svolgere (al fine di una migliore performance sportiva) un’attività fisicainappropriata, come il somministrare carichi di allenamento inadeguati in base all’età, genere, struttura ecapacità fisica oppure forzare ad allenarsi Atleti ammalati, infortunati o comunque doloranti, nonché nell’usoimproprio, eccessivo, illecito o arbitrario di strumenti sportivi. In quest’ambito rientrano anche queicomportamenti che favoriscono il consumo di alcool, di sostanze comunque vietate da norme vigenti o lepratiche di doping;

c)    la  molestia  sessuale:  qualunque  atto  o  comportamento  indesiderato  e  non  gradito  di  natura sessuale, sia esso verbale, non verbale o fisico che comporti uno stato di sofferenza fisica e/o psicologica,anche solo generando grave disappunto, fastidio, disturbo, disgusto. Tali atti o comportamenti possonoanche consistere nell’assumere un linguaggio del corpo inappropriato, nel rivolgere osservazioni o allusionisessualmente esplicite, nonché richieste indesiderate o non gradite aventi connotazione sessuale, ovverotelefonate, messaggi, lettere od ogni altra forma di comunicazione a contenuto sessuale, anche con effettointimidatorio, degradante o umiliante;

d)   l’abuso sessuale: qualsiasi comportamento o condotta avente connotazione sessuale, con o senza contatto, considerata non desiderata, o il cui consenso è estorto, costretto, manipolato, non dato o negato.Può consistere anche nel costringere un Tesserato/una Tesserata a porre in essere condotte sessualiinappropriate o indesiderate o nell’osservare, anche di nascosto, il Tesserato /la Tesserata in condizioni econtesti intimi e/o non appropriati;

e)   la  negligenza:  il  mancato  intervento  di  un  esponente  federale  (Dirigente,  Tecnico  o  qualsiasi

soggetto tesserato), anche in ragione dei doveri che derivano dal suo ruolo, che, presa conoscenza di unodegli eventi o comportamento o condotta o atto di cui al presente documento, omette di intervenire con ciòcausando un danno, permettendo che venga causato un danno o creando un pericolo imminente di danno.Può consistere anche nel persistente e sistematico disinteresse, ovvero trascuratezza, dei bisogni fisici e/opsicologici del Tesserato/della Tesserata;

f)    l’incuria: la mancata soddisfazione delle necessità fondamentali a livello fisico, medico, educativo ed emotivo;

g)   l’abuso  di  matrice  religiosa:  l’impedimento,  il  condizionamento  o  la  limitazione  del  diritto  di professareliberamente la propria fede religiosa e di esercitarne in privato o in pubblico il culto purché non si tratti di riti contrari al buon costume;

h)   il bullismo, il cyberbullismo: qualsiasi comportamento offensivo e/o aggressivo che un singolo individuoo più soggetti possono mettere in atto, personalmente, attraverso i social network o altri strumenti dicomunicazione, sia in maniera isolata, sia ripetutamente nel corso del tempo, ai danni di uno o piùTesserati/Tesserate, con lo scopo di esercitare nei suoi /loro confronti un potere o un dominio. Possonoanche consistere in comportamenti di prevaricazione e sopraffazione ripetuti e atti a intimidire o turbare unsoggetto Tesserato che determinano una condizione di disagio, insicurezza, paura, esclusione o isolamento(tra cui umiliazioni, critiche riguardanti l’aspetto fisico, minacce verbali, anche in relazione alla performancesportiva, diffusione di notizie infondate, minacce di ripercussioni fisiche o di danneggiamento di oggetti posseduti dalla vittima);

i)    i  comportamenti  discriminatori:  qualsiasi  comportamento  finalizzato  a  conseguire  un  effetto discriminatorio basato su etnia, colore, caratteristiche fisiche, genere, status social-economico, prestazionisportive, capacità atletiche, religione, convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale;

j)    l’abuso dei mezzi di correzione e/o disciplina anche nell’attività di preparazione e allenamento: la condotta che, trascendendo i limiti dell’uso del potere correttivo e disciplinare spettante a un Tecnico o unDirigente nei confronti della persona offesa, venga esercitato con modalità non adeguate rispetto allecondizioni proprie dell’Atleta e/o al fine/risultato sportivo da raggiungere, o allo scopo di perseguire uninteresse diverso da quello per il quale tale potere è conferito dall’ordinamento federale.

 

Art. 8

Responsabile del sodalizio affiliato contro abusi, violenze e discriminazioni

1.  Allo scopo di prevenire e contrastare ogni tipo di abuso, violenza e discriminazione sui Tesserati e sulle Tesserate nonché per garantire la protezione dell’integrità fisica e morale degli sportivi, l’organo direttivo dell’ASDSoy Guajiro ha nominato il responsabile contro abusi, violenze e discriminazioni, il c.d. Responsabile per lepolitiche di safeguarding dell’ASD Soy Guajiro, anche ai sensi dell’art. 33, comma 6, del d.lgs. n. 36 del 28febbraio 2021, giusta delibera della Giunta Nazionale del CONI del 25 luglio 2023, n. 255.

2.  La nomina del Responsabile per le politiche di safeguarding dell’ASD Soy Guajiro cui al comma 1 è senzaindugio: pubblicata sulla homepage del sito dell’ASD Soy Guajiro e/o sui social network facenti capo al sodalizio;affissa presso la sua sede e/o l’impianto sportivo in uso; comunicata al Safeguarding Office della Federazione.

 

Art. 9

Selezione degli operatori sportivi

1. Nella selezione dei candidati per le funzioni di operatori sportivi – tra cui Insegnanti Tecnici, Accompagnatori,Preparatori atletici, Massaggiatori, Medici sociali – al fine di garantire che siano idonei a operare nell’ambitodelle attività giovanili e in diretto contatto con i Tesserati e le Tesserate minori, l’organo direttivo dell’ASD Soy Guajiro procederà:

a.    a un colloquio preliminare con il candidato in merito alle tematiche di safeguarding, alla presenza anche del Responsabile per le politiche di safeguarding del sodalizio;

b.   alla verifica presso gli uffici federali della sussistenza di precedenti disciplinari, a carico del candidato, nelleipotesi previste dal presente codice e dalla normativa in materia di politiche di safeguarding;

c.    all’acquisizione obbligatoria delle idonee certificazioni rilasciate da parte delle autorità competenti relative ai precedenti penali del candidato.

 

Art. 10

Verifiche periodiche

1. Almeno una volta per ogni anno sociale successivo a quello in cui è sorto il rapporto con l’operatore sportivo,l’ASD Soy Guajiro è tenuta ad acquisire, in forma di autodichiarazione, l’aggiornamento sullo stato dei carichipendenti penali e disciplinari.

2. Le dichiarazioni false rese all’ASD Soy Guajiro verranno valutate, a ogni effetto, alla stregua della

fattispecie di cui il soggetto sia reso responsabile.

 

Art. 11

Conservazione documenti

1. La documentazione e le informazioni acquisite nell’ambito delle attività previste egli articoli precedenti,

sono accessibili esclusivamente al rappresentante legale del sodalizio, al personale dello stesso all’uopo

delegato e al Responsabile per le politiche di safeguarding.

2. Il supporto (cartaceo, digitale) contenente il materiale di cui al primo comma, rimane opportunamente

custodito presso la sede dell’ASD Soy Guajiro, nel rispetto della normativa vigente.

 

Art. 12

Informazione

1. L’ASD Soy Guajiro si impegna a diffondere l’adozione del presente codice nonché dei protocolli adottati attraverso i modelli organizzativi di controllo dell’attività sportiva mediante:

•  pubblicazione sul proprio sito istituzionale, mediante accesso dalla homepage, del presente codice, dei

modelli organizzativi di controllo dell’attività sportiva e delle eventuali modifiche;

•  pubblicazione e diffusione nei propri profili sui social network, del presente codice, dei modelli

organizzativi di controllo dell’attività sportiva e delle eventuali modifiche;

•  consegna cartacea al momento dell’atto di sottoscrizione del tesseramento, a qualsiasi titolo e in

qualsiasi qualità, del testo del presente codice e dello schema dei modelli organizzativi di controllo

 

dell’attività  sportiva  nonché  all’atto di  stipula  di qualsiasi  rapporto con gli operatori sportivi: la sottoscrizione varrà come accettazione e come quietanza della ricezione della documentazione ricevuta;

•  consegna cartacea a tutti i Tesserati, a tutte le Tesserate e a tutti gli operatori sportivi dei suddetti documenti incaso di modifiche apportate agli stessi in costanza di rapporto, con contestuale sottoscrizione che varrà comeaccettazione e come quietanza della ricezione della documentazione ricevuta.

 

Art. 13

Formazione e aggiornamento

1. Annualmente, tutti i soggetti coinvolti nelle attività sportive e relative ai Tesserati e alle Tesserate minori, dell’ASDSoy Guajiro dovranno frequentare corsi formazione e aggiornamento organizzati all’uopo e di cui la ASD Soy Guajirodovrà dare adeguata informazione.

2. I corsi potranno essere organizzati dall’ASD Soy Guajiro, dalla Federazione a livello centrale, a livello

periferico anche attraverso le Strutture Territoriali.

 

Art. 14

Incompatibilità e conflitti di interesse

1. Il rappresentante legale e gli operatori sportivi dell’ASD Soy Guajiro direttamente coinvolti nell’attività con iTesserati e le Tesserate minori, sono incompatibili con la funzione di Responsabile per le politiche di safeguardingin ogni struttura sportiva.

2. Eventuali confitti di interesse in materia, che non trovino un naturale e tempestivo componimento nel contestodell’ASD Soy Guajiro, saranno devoluti, per ogni opportuno provvedimento, al Responsabile per le politiche di safeguarding istituito presso la Federazione.

 

Art. 15

Procedure e sanzioni

1.  I soggetti che pongano in essere i comportamenti riconducibili alle fattispecie dei cui all’art. 7 del presente codicesaranno sottoposti al procedimento sanzionatorio nell’ambito del medesimo sodalizio, ai sensi delle norme dellostatuto dell’ASD Soy Guajiro.

2.  Ove la prosecuzione dell’attività nel contesto dell’ASD Soy Guajiro possa arrecare pregiudizio ai Tesserati e/oalle Tesserate, potrà disporsi la sospensione cautelare dalle attività sportive in attesa della definizione del procedimento endosocietario)/endoassociativo.

3.  Dell’avvio del procedimento di cui al comma 1 nonché dell’esito dello stesso dovrà essere data tempestiva notiziaal Responsabile per le politiche di safeguarding del sodalizio e al Responsabile per le politiche di safeguardingistituito presso la Federazione.

4.  I componenti degli organi e degli uffici dell’ASD Soy Guajiro coinvolti nell’espletamento delle procedure di cuial presente articolo assumono l’onere di riservatezza.

5.  Restano salve le azioni e i provvedimenti del Responsabile per le politiche di safeguarding istituito presso la Federazione, della Procura Federale e degli Organi di Giustizia Federali.

 

Art. 16

Rinvio

1.  Per quanto non previsto nel presente Regolamento si rinvia a tutte le disposizioni vigenti in materia.

 

Art. 17

Entrata in vigore e modifiche

1. Il presente Codice, approvato a norma dello Statuto dell’ASD Soy Guajiro, viene trasmesso al Responsabile perle politiche di safeguarding istituito presso la FIDESM, per l’attività di vigilanza che gli è propria.

2. Le modifiche al presente codice, anche se apportate su indicazione della Federazione, devono essere adottate a norma del primo comma del presente articolo.

via del Guado n.440 a Piano del Quercione (Massarosa) Lucca T:0584 937320

©2020 di SOY GUAJIRO scuola di ballo | created by | 26 design hub |

bottom of page